Breve spiegazione

Il termine “solacium” può essere tradotto in modi diversi: sostegno, conforto, soccorso, assistenza, aiuto, consolazione.

La donna rappresenta la Madre di chi parte, con la speranza di risorgere altrove, ma anche il volto giovane di chi spera di arrivare e di essere accolto. Negli occhi il riflesso del Figlio, che la illumina con la sua luce.

La trasparenza del velo rende meno netto il distacco tra il cielo e la terra, aprendo alla strada per la santità.

La veste è rossa, come il colore della passione di chi porta assistenza
nell’emergenza. Il collo è dorato, per ricordare la regalità di Maria che, rivolta verso Gesù, intercede per l’umanità viandante.

Siamo nel Cenacolo e la Madre è alla destra del Figlio che c’è, ma non si vede.

Dalla finestra si intravedono quattro scenari:

Gerusalemme, con il muro del pianto che marca il confine tra culture diverse; il deserto, con le sue prove e tentazioni; il mare, dal
quale arriva il soccorso a riaccendere le speranze; Napoli, capitale di quel Sud da dove i giovani volano via.

A chi ammira l’immagine per lasciarsi animare nello Spirito, il ringraziamento di Gesù: “Ero straniero e mi avete accolto”

 

 

L’AUTORE

Tonino Polito
Calvi (BN), 30 settembre 1959

Tonino, artista sannita, nato a Calvi (BN) il 30 settembre 1959, riceve la passione per la pittura dallo zio Umberto che, ancora bambino, lo arma di carta e matita, per lanciarlo verso la scoperta del ritratto. Fin dall’inizio della sua carriera Tonino mostra una particolare sensibilità per i volti che dipingerà cercando di trasmetterne l’anima, per poterli rendere unici, così come è distinto ogni essere umano.
A mia Nonna sarà il suo primo ritratto, realizzato a matita: “Il più bel ritratto mai realizzato in vita mia, uno di quelli che non ho mai più saputo riprodurre”.
L’arte figurativa domina la vita quotidiana di Tonino, tanto da spingerlo ad iscriversi al Liceo artistico di Benevento, dove consegue il diploma nel 1979. In questi anni impara ad apprezzare la vita e le opere dei grandi artisti della storia, per legarsi a Caravaggio e a lui ispirarsi per il realismo dei colori.
Appena diplomato, la partenza per il servizio militare non gli impedisce di seguire il suo hobby, realizzando i primi ritratti dal vivo, ad olio e a carboncino.
Rientrato a casa, nel 1983, a San Giorgio del Sannio (BN), in occasione della festa in onore di Santa Maria, l’incontro casuale con uno sconosciuto ritrattista di strada, attiva in lui l’ida di trasformare una passione in lavoro.
Da questo momento Tonino Polito si afferma come pittore e ritrattista nella vita di tutti i giorni, realizzando copie e ritratti ad olio su tela, a carboncino, in bianco e nero e a colori, non solo su commissione, ma anche dal vero.
Tuttavia, sarà il 1986 l’anno della svolta professionale, con la sua attività di ritrattista presso il Santuario di Montevergine.
Dal 1986, con un permesso che lo abilita come artista di strada sul territorio nazionale, diffonde la sua arte per le strade d’Italia.
Contestualmente, sensibile ai soggetti religiosi, ritrae numerose figure della tradizione cristiana. In poco tempo, così, si accredita nell’ambiente cattolico, diventando punto di riferimento per tanti sacerdoti e laici impegnati. Così, oggi, sono numerosi coloro che a lui si rivolgono per la passione che manifesta nel porre la sua arte al servizio del Vangelo.